CHI SIAMO

 

E’ possibile scoprirlo presso il Laboratorio di cucito e maglieria dell’associazione La Zanzara, in via LOMELLINI 2, con ingresso anche dalla Piazza DON GALLO  

La sede dell’Associazione vale davvero una visita:  ribolle ovunque di materiali e creazioni, appese o riposte con metodo in ogni angolo: un fiorire di tessuti, stoffe, teli, passamanerie, lane, filati che rendono bene l’idea del lavoro alacre di questa associazione tutta al femminile. 

 

 “E’ dal 1990 che portiamo avanti questo impegno – racconta la presidente Teresa Pescetto – nato in seno alla parrocchia di San Siro da una presa di coscienza.     All’epoca alcune di noi prestavano servizio di volontariato presso il centro di smistamento indumenti della parrocchia.              Ci rendemmo conto ben presto che molte persone bisognose non avevano la capacità di mantenere in buono stato l’indumento che ricevevano: appena si sporcava, si rompeva la cerniera o saltavano i bottoni, i più buttavano via tutto e venivano a ritirare un altro capo. Per non scadere nell’assistenzialismo, d’accordo con il parroco ci sembrò necessario dare vita ad una nuova esperienza, che insegnasse a persone,  povere di competenze e non solo di denaro, a prendersi cura delle proprie cose”. 

 

Così una decina di volontarie iniziò a cucire e a far di maglia e coinvolse nell’opera donne in difficoltà, con lo scopo ultimo di ridare loro fiducia attraverso l’esperienza di un lavoro protetto, in cui sentirsi accolte.       

Nel tempo, al cucito ed alla maglieria,  si sono aggiunti il bricolage ed cucito per l’arredamento.

I manufatti sono il frutto delle mani sapienti di un gruppo di donne che, con ago e filo, cuciono l’una accanto all’altra storie ed esperienze, volontarie accanto a persone che hanno conosciuto difficoltà di vario tipo.

 

Con il tempo l’attività dell’ Associazione è andata strutturandosi sempre meglio e la capacità manifatturiera è aumentata: oggi il laboratorio segue una decina di donne, sostenendo economicamente il loro impegno di 9 ore settimanali raggiungendo una discreta capacità di autofinanziamento con occasionali vendite di beneficenza. 

 

Nel 2011, in seguito alla donazione di un magazzino, si è pensato di aprire un laboratorio rivolto agli uomini che, sempre più numerosi, ricorrevano ai Centri di Ascolto per mancanza di lavoro.

 

Grazie ad un finanziamento ricevuto dal Celivo e ad un piccolo aiuto da privati,  è iniziata l’attività di impagliatura seggiole con  due corsi semestrali seguiti da una decina di uomini. 

L’esperienza si è dimostrata positiva e, grazie ai finanziamenti ricevuti, abbiamo potuto coprire quasi totalmente le spese.

Il progetto è seguito da 9 volontari che si sono ulteriormente perfezionati nel settore seguendo recentemente un secondo corso presso un artigiano impagliatore.